Io non sono piu’ tipo
da ostello, non fa per me, non ho piu’ l’età. Tutti quei giovani, le fotocamere
e le chitarre, la notte giovane. Macchè.
Ecco, questo era quello che mi dicevo almeno un anno fa e, come spesso mi succede, mi sono dovuta ricredere.
Ecco, questo era quello che mi dicevo almeno un anno fa e, come spesso mi succede, mi sono dovuta ricredere.
Chi lo ha detto che non
ho più l’età? Chi lo ha detto che ci deve essere per forza un’età per l’ostello
che poi non è solo ostello ma “ostello della gioventù” che qui in Canada è “auberge
de jeunesse” che detto così suona anche meglio. Cos’è la gioventù? Un fenomeno
fisico che svanisce tra acciacchi vari e pieghe della pelle o una
caratteristica mentale, un modus vivendi?
Ecco.
Charming Montréal |
Recentemente ho
scoperto la bellezza del condividere la camera con una manica di sconosciuti,
la bellezza del viaggiare low cost e del ritrovarsi a condividere dei momenti
di intimità con degli emeriti sconosciuti.
Cosa c’è di bello negli
ostelli della gioventù? Quali sono i motivi per cui sceglierei di nuovo un
ostello?
Il mio entusiasmo riguarda il soggiorno presso la catena di ostelli della gioventu’ “Hosteling International” (HI) sia a Toronto che a Montréal, non solo il servizio ricevuto è stato di ottima qualità ma sono anche entrata in contatto con personalità che mi hanno ispirato e mi hanno insegnato qualcosa che altrimenti non avrei acquisito se mi fossi rinchiusa nella sicurezza di quattro mura, bagno privato, io e te e stop.
Durante un sabato sera piovoso, cosa c’è di meglio che radunarsi tutti sotto lo stesso portico e perdersi nei racconti di viaggi altrui mentre si aspetta che le nuvole si diradino per poter passare la notte tra le strade della metropoli?
Il mio entusiasmo riguarda il soggiorno presso la catena di ostelli della gioventu’ “Hosteling International” (HI) sia a Toronto che a Montréal, non solo il servizio ricevuto è stato di ottima qualità ma sono anche entrata in contatto con personalità che mi hanno ispirato e mi hanno insegnato qualcosa che altrimenti non avrei acquisito se mi fossi rinchiusa nella sicurezza di quattro mura, bagno privato, io e te e stop.
Durante un sabato sera piovoso, cosa c’è di meglio che radunarsi tutti sotto lo stesso portico e perdersi nei racconti di viaggi altrui mentre si aspetta che le nuvole si diradino per poter passare la notte tra le strade della metropoli?
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Sceglierei di nuovo l’Auberge de jeunesse perché:
1-
Se si viaggia da soli, non si è mai soli
2-
L’opportunità di spendere il tempo con
persone provenienti da ogni parte del mondo offre l’occasione di imparare nuove
lezioni, specialmente dal punto di vista della cucina
3-
Conoscere persone vuol dire costruire
ricordi, costruire ricordi vuol dire legarsi e legarsi vuol dire amicizia. Io,
per esempio, sono stata invitata ad un viaggio on the road per gli stati uniti
di tre mesi in van. Per ovvi motivi di scelte e responsabilità ho dovuto
declinare ma mi sono prenotata un posto con quelle buffe persone quando
verranno a fare scorribande in quel bel continente europeo.
4-
Innamorarsi è una cosa molto facile e a
volte le persone che si incrociano per un paio di giorni durante un week end in
Toronto finiscono forse per far parte della tua vita o forse no.
5-
Possibilità di offrire un servizio in
cambio di alloggio per viaggiatori incalliti che fanno del viaggio la propria
vita e della strada la propria casa
Io pure associo il concetto di ostello con quello di sistemazione non troppo comoda... mi ripeto che ormai non ho più l'età per condividere stanze e bagni, che voglio dormire comoda e con un bagno tutto mio... ma forse dovrei lasciarmi alle spalle tutto ciò... e sperimentare!
RispondiEliminaE vedrai che non te ne pentirai, magari all'inizio pesa un po' il fatto di non avere i propri spazi ma le persone che si conoscono valgono il sacrificio :)
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