domenica 4 agosto 2013

Mipiacequandoscrivi: Raccontami #7 di Sabina - "Raccontami"

Amizi, ho da raccontare che dopo aver fatto le poste a Niccolò Fabi, avergli dimostrato come non so usare il mio nuovo smartphone, avergli consigliato qualche rima per qualche nuova canzone -tra l'ilarità generale- e avergli dato del "vecchio" dicendogli di essere cresciuta con le sue canzoni, sono riuscita a ottenere: n.2 baci sulla guancia -mio dio- , un abbraccio -ma davvero?- e una foto. Ero già una persona felice prima, immaginate ora. Posso partire soddisfatta e continuare a raccontare questo episodio in loop fino alla fine dei tempi per almeno altre tre generazioni.

Detto questo, posso introdurvi l'ultimo  "Raccontami" della stagione, a scrivere c'è Sabina, la penna virtuale che si cela dietro ad un blog che se non lo fate già, dovreste amare "Una fragola al giorno" . Il suo blog è un diletto per chiunque ami la lettura, i libri, i telefilm. Io, per esempio, vado spesso a caccia di nuovi titoli sul suo blog e ogni volta Sabina mi manda in crisi dispensando consigli di lettura che faranno appesantire i vostri scaffali e faranno dimagrire il portafoglio anche se nulla è più piacevole del dilapidare i propri risparmi in volumi profumati di carta stampata.
Non vi dico nient'altro.
Vi lascio a Sabina mandando un bacio a lei e a voi. 


Mi arriva questa mail da Vero che mi chiede se ho voglia di partecipare alla sua iniziativa e se ho voglia di raccontarmi. Ohibò, penso, io mi racconto da una vita! Che fare?
Questo perché sono una grande chiacchierona e, lo ammetto, sono anche parecchio autoreferenziale. Amo raccontare cosa mi piace, cosa penso, le avventure che mi capitano, i personaggi che incontro, le buffe sventure che si abbattono su di me. Forse perché mi piace intrattenere la gente o semplicemente apparire interessante agli occhi degli altri. Freud illuminami! In ogni caso, quando parto, non mi ferma più nessuno.
http://unafragolaalgiorno.blogspot.it/http://unafragolaalgiorno.blogspot.it/
Raccontarmi è, probabilmente, uno dei motivi principali per cui ho aperto un blog. Quello che ho adesso non è che il terzo della mia carriera di blogger. Il primo fu una fucina di idee e una grande prova generale che, comunque, sopravvisse per due anni e mezzo. C’erano citazioni, racconti inventati da me, la mia prima laurea, le mie prime creazioni grafiche. Con la partenza per l’erasmus decisi di aprirne un altro, Una Fragola a Madrid, in cui ho cercato – non riuscendovi – di raccontare l’incredibile esperienza di una erasmita in terra spagnola. Al ritorno mi decido a imbarcarmi in una nuova avventura, questa volta con l’intenzione di seguire un percorso più strutturato, con il desiderio di raccontarmi, ancora, ma di parlare non solo delle mie esperienze ma soprattutto delle mie passioni, delle cose che mi piacciono.
E se parlo di passioni, la prima che mi viene in mente è la lettura. Leggo da sempre. Da quando mio padre mi regalò i miei primi libri, classici di una collana per ragazzi che aveva in copertina un simpatico corvetto dal becco giallo. Ho sfogliato quelle pagine profumate e ci ho trovato mille mondi e un amore che dura tutta la vita. Parlare di libri, di storie, dei mondi racchiusi in essi è per me un prolungamento del piacere e, lo ammetto, è come essere investiti di una missione, quella di incuriosire e spingere coloro che giungono sul mio blog ad aprire a loro volta un libro e tuffarvici dentro. Ma, per la maggior parte del tempo, si tratta di un gioco che faccio con me stessa, nel tentativo di far trasparire quei lati di me che amo di più.
Sono molte altre le cose di cui parlo nel mio blog: le innumerevoli serie tv che guardo, i film che mi piacciono, i tè che bevo, i viaggi che faccio, i luoghi e le mostre che visito e, si, anche piccoli frammenti della mia vita sempre in movimento. Ogni argomento è per me uno specchio in cui riflettersi, una sfida da affrontare, un momento ludico, l’occasione per condividere con chi mi legge. Perché per raccontarsi occorre essere disposti anche ad ascoltare gli altri. E a condividere ciò che si ha.
Sono una promotrice dell’idea che ognuno di noi sia, in sostanza, ciò che fa. E in questi giorni, riflettendo su ciò che sono, mi viene spontaneo dirmi: “sono una blogger”. Una persona a cui piace raccontare e raccontarsi tramite mille e uno argomenti, passioni, fatti ed eventi. Non so cosa mi porterà l’essere blogger, non è un lavoro né un obiettivo da prefissarsi. Ma conosco il suo significato e ciò che mi procura: è uno stato d’animo, una condizione di esistere, un’esigenza e un piacere. E spero che questo piacere si trasmetta anche a chi mi legge.

Vero, per caso ho scritto troppo? Io vi avevo avvertito… ;-) 

4 commenti:

  1. Ordunque...e la foto con Niccolò???? :)

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    1. Ecco l'ho censurata per via della mia espressione in pieno stile bimba sulle ginocchia di Babbo Natale. Però potrei aggiungere un post scriptum al post (quanti post) :)

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  2. questo "raccontami" m'è piaciuto un sacco... toccherà aggiungere un altro blog alla lista di quelli che già seguo!!! ;)

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