domenica 15 aprile 2012

Le ceramiche di Pilar.


Sono stata cresciuta in maniera da sapermela cavare da sola sempre, senza necessariamente l'aiuto di nessuno. E' per questo probabilmente che continuo mettermi alla prova, traslarmi in situazioni differenti dalle mie situazioni giornaliere, costituiscono una sfida, un -vediamo un po' se ce la fai-, una conferma.

Ho tante gente attorno tanto legata ai propri confini da non riuscire a vedere cosa c'è oltre.
La vita oltre i confini non è sempre meravigliosa, non è detto che le cose vadano bene, non ci si deve per forza divertire, non si deve vivere necessariamente di notte per dimostrare che la vita va meglio, che ci si diverte.

Il vero stare bene in un posto, il vero dire -questo posto è meraviglioso- è semplicemente viverlo, gioire dei luoghi, dei sapori e dei profumi da soli o in compagnia, soffermarsi a fare una foto che ha senso solo per noi, cogliere il bello li' dove lo vediamo noi, non dove chiunque penserebbe che qualcuno potrebbe considerarlo bello, non so se mi spiego.

Questo posto in cui mi trovo, me ne rendo conto, è una meraviglia, vorrei avere una relazione con Valencia, uscire e avere un appuntamento con la città, cosa che ho fatto in questa settimana, la prima di tante che passerò qua.

Oggi sono stata in giro per mercatini, ne ho visitato uno in particolare nel quale vendevano ogni tipo di cose, dico seriamente cose.
Ho visto vendere catene, tastiere del pc, scatoline per tabacco, libri ingialliti, cionoli, anelli, orecchini, occhiali da sole, mensole, armadi, bauli, specchi, candele e chi piu' ne ha piu' ne metta, il tutto rigorosamente usato e usurato.

Mi viene da pensare e domandarmi a chi siano appartenuti quei servizi in ceramica che una signora di nome Pilar mi diceva essere le uniche in circolazione di quella fattura.
Il marito, Moreno, mi offre il suo biglietto da visita sorridendo e porgendomi la mano abbronzata, mi dice che se davvero sono interessata a quelle cose potrei chiamarlo la prossima settimana in modo da far si che quello che avevo adocchiato possa essere li' presente di nuovo su quella bancarella.

Ho piu' interesse nel comprare una copia malconcia e verdognola del Grande Gatsby in spagnolo piuttosto che un paio di rayban nuovi di zecca...beh insomma non saprei, comunque per quanto riguarda il Grande Gatsby sono stata davvero tentata.

Trattare la merce in un mercato in Spagna è un rito molto usuale.
Speriamo che la prossima settimana sarò più fortunata.


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
- See more at: http://kaleidoscope90.blogspot.it/2013/05/blogging-pin-it-post.html#comment-form