Amizi,
chiedo venia per la
mia assenza prolungata e per il mio aver postato a singhiozzi. Il mese di Maggio è stato un trionfo di
documenti su excel, medie, modelli e formule, grafici e deduzioni, relazioni e
presentazioni. Pensieri e poche parole, non mie.
Tra le parole stampate non mie posso elencare quelle di Gabo e Paolo
Cognetti (per il quale nutro un platonicissimo amore).
Come sempre Gabriel Garcia Marquez è in grado di raccontare
delle storie di straordinaria e lontana bellezza dal sapore mistico e pagano allo
stesso tempo, storie che profumano di Sud America e di segreti e magie, la
giusta scappatoia dalle insidie della deviazione standard.
Di Paolo io ormai amo quasi tutto, dal modo in cui scrive
alle parole che sceglie, dai personaggi che descrive e da come vorrei far
uscire dalla mia penna qualcosa che assomigli a quello che fa lui. Che poi qui
si parla di racconti che hanno a che fare con i personaggi femminili ritratti
in tutte le loro possibili sfumature anche se non ne trovo ancora una che
somigli a me.
Mi sono anche comprata e auto-dedicata un libro, cose da
pazzi.
Che poi, ho anche piantato dei semi di "Non ti scordar di me". Sento che mi sto lanciando dei messaggi subliminali.
Vado ad annaffiare le bambine, nel frattempo...
Vi bacio
E' meraviglioso quando semini qualcosa e dopo un po' spuntano fuori le foglioline verdi... :°)
RispondiEliminaChe meraviglia quel Gabo sulla spiaggia (è un lettino quello nella foto vero?)! Cognetti ho avudo modo di sentirlo parlare un paio di settimane fa e ora sto leggendo Sofia si veste sempre di nero e mi sta piacendo molto...
RispondiEliminaBrava per l'autodedica e bravissima per i non ti scordar di me, io ne sono innamorata! :-)
Io e te su Gabo la pensiamo ESATTAMENTE uguale. Parola per parola.
RispondiEliminaE mi hai dato uno spunto di lettura, Paolo non lo conoscevo...ma se garantisci tu, vado a colpo sicuro! ;-)
Bacio Vero