Con
l’inizio del fine settimana ci si concede qualcosa in piu’, un’uscita serale,
una cena con il fidanzato, un’aperitivo con gli amici.
Hemingway. http://www.huffingtonpost.com/philip-greene/post_4021_b_2094921.html#slide=1739252 |
Parlando di
bicchierini, la curiosità di oggi, riguarda Ernest Hemingway, piu’ che
curiosità la considererei una constatazione per coloro che conoscono i libri di
Ernie i quali saranno abituati a leggere scene di bevute.
Statua di Hemingway, El Floridita , La Havana, Cubahttp://en.wikipedia.org/wiki/Floridita |
Alcuni sapranno
anche che, in suo onore, esiste un cocktail chiamato Martini Hemingway e che, a
conferma dell’amore di Papa (uno dei tanti soprannomi di Hemingway) per le bevute, il Floridita, un bar de la Havana frequentato dal nostro scrittore,
presenta al suo interno una statua di Hemingway a fine
bancone.
A
tal proposito, ho letto ultimamente un articolo su Huffpost il quale ci offre una sessione fotografica di Ernie
mentre è intento a prepararsi o consumare qualche bicchierino.
Come molti sanno, Ernie certo non disdegnava mai qualche bicchiere ogni tanto, quello che diceva
era che usava “donarsi all’irresponsabilità dopo la responsabilità dello
scrivere”.
Ovviamente, per il nostro Hemingway, l'abuso di alcool porto' a non pochi problemi come le crisi depressive in cui cadeva e che lo vedevano affogare ancora di piu' le proprie angustie e dispiaceri nell'alcool. Uno dei periodi critici per quanto riguarda il consumo di alcool fu quello passato a Cuba a la Havana che oltretutto lo vedono anche impegnato nella stesura di Il vecchio e il mare che gli valse il premio Pulitzer e il Nobel per la letteratura nel 1954.
Ovviamente, per il nostro Hemingway, l'abuso di alcool porto' a non pochi problemi come le crisi depressive in cui cadeva e che lo vedevano affogare ancora di piu' le proprie angustie e dispiaceri nell'alcool. Uno dei periodi critici per quanto riguarda il consumo di alcool fu quello passato a Cuba a la Havana che oltretutto lo vedono anche impegnato nella stesura di Il vecchio e il mare che gli valse il premio Pulitzer e il Nobel per la letteratura nel 1954.
Non
a caso, uno dei motti del nostro scrittore era:
“Write
drunk, edit sober” ovvero scrivi ubriaco e correggi da sobrio.
Hemingway. http://www.huffingtonpost.com/philip-greene/post_4021_b_2094921.html#slide=1739255 |
Chissà se quando venne dalle mie parti per la guerra aveva già il vizio del bere e se si deliziò con i vini del Piave...
RispondiEliminaBuona domenica!
Avrei bevuto volentieri un fresco Mojito in sua compagnia ...ai suoi tempi però :D
RispondiEliminaArticolo interessante e anche il tuo post lo è.
RispondiEliminaMa ti immagini che mondo sarebbe senza alcolici?
Un mondo senza opere d'arte...
Uau
adoro questa cosa delle piccole e inutili curiosità che alla fine sono proprio ciò di cui ho bisogno. Vivo per queste notizie, grazie.
RispondiElimina