Amici,
vi avevo detto che sarei tornata a Madrid e così è stato.
Per questa visita mi sono impegnata a viverla piu' da autoctona che da turista. Mi sono confusa con la massa, sono uscita senza borsa, un paio di chiavi in tasca e l'espressione spensierata di chi sa dove andare senza chiedere indicazioni.
Mi sono esercitata con le ssss ma non sono riuscita a mascherare il mio forte accento italiano. Ho camminato con la sensazione di non dover correre da nessuna parte ma con la calma di chi sa che dovunque si stia andando, quel posto lo starà aspettando. Così è stato quando, il pomeriggio di lunedì scorso, mi sono regalata un pomeriggio in solitaria alla Feria del Libro di Cuesta de Moyana e ho aspettato passeggiando nel Retiro che si facessero le 18,00 per entrare gratuitamente nel Prado.
Ma andiamo in ordine, dicevamo, la Feria del Libro. Passo talmente tanto tempo lungo quel viale pedonale che uno dei librai ha finito per riconoscermi, mi soffermo nel suo chioschetto, parliamo un po' di Saramago e di Simone de Beauvoir, gli faccio i complimenti per i titoli e guadagno quasi sempre un paio di euro di sconto su dei libri che già in partenza non costano piu' di cinque euro. Il bello di questi posti è la varietà dei titoli e delle edizioni. Ci si trova davanti a tomi provenienti da tutto il mondo, alcuni includono una dedica, alcuni sono polverosi e pieni di lacerazioni, su alcuni si percepisce il beffardo effetto del tempo, le copertine ingiallite e quell'aspetto romantico di libro consumato da mille polpastrelli, mille vite differenti.
La Feria del Libro si trova, come dicevo prima, in una zona che i madrileni conoscono come Cuesta de Moyana che si trova poco prima dell'entrata al Real Jardin Botanico del Parco de Buen Retiro a metà strada tra il Reina Sofia e Il Prado. Un triangolo contenente meraviglie. Questa Feria del Libro è da non confondere con quella che è la manifestazione culturale che si tiene normalmente in primavera e che porta lo stesso nome.
Quella di cui vi parlo io è un mercato di libri usati all'aperto risalente ai primi anni del '900 dove una schiera di casette di circa 15 metri quadrati si susseguono lungo un grande viale alberato dedicato interamente ai pedoni.
Ma come tutte le volte son dovuta tornare, per cui adesso mi consolerò con voi riguardando queste foto e scegliendo il prossimo libro da leggere. Non ditemi Saramago che l'ho lasciato lì a Madrid donandolo a qualcuno che merita il mio dolore per il distacco da un libro che sicuro amerei.
Mi scuso per la monotematicità degli ultimi post ma, insomma, si parla di cio' che si ama, no?
Vi mando tanti baci
Eh, le fiere di questo genere hanno già un effetto magico, figurarsi poi in una città così incantevole.
RispondiEliminaContento di vedere che te la sei goduta ;)
Moz-
Moz :) come vorrei essere ancora là
EliminaMa quanto è bella Madrid. Voglio tornarci anch'io <3
RispondiEliminaIdem :)
Eliminala festa del libro *.*
RispondiEliminaIo a Madrid voglio proprio andarci!!!!
andiamo andiamo quando quando? :)
EliminaMadrid, pezzo di cuore.
RispondiEliminati quoto xD
EliminaChe meraviglia, adoro le bancarelle di libri usati spagnole, c'erano pure a Granada quando vivevo lì..Erano una mia tappa fissa!! Qualche anno fa ho letto il libro di Coelho e mi era piaciuto molto!!
RispondiEliminaSi, queste bancarelle ti spingono a pensare che sia il libro a scegliere te :)
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