domenica 26 maggio 2013

La storia delle mie Daisies: un post nostalgico.

Quando parlo del m'ama e non m'ama e la gente uccide il romanticismo dicendomi che basta avere un numero dispari di petali, a me la cosa non va giù.
Va bene, la matematica ci ha reso tutti freddi calcolatori ma io mi rifiuto.
Non fate diventare le mie amate margherite un giochetto matematico, lasciatemi vaneggiare in pace.

Le mie Daisies

Questa mattina sono uscita di casa per farmi riscaldare dal debole raggio di sole (voci dicono che una volta a primavera splendeva il sole) che batte sul lato est per una manciata di ore e appena dietro l'angolo che nasconde la parte piu' verde del mio giardino, eccole là, ad aggredirmi con il loro candore c'erano le mie adorate Daisies.
La storia di queste Daisies è dolce e nostalgica e va la racconto perchè alcune storie son molto semplici e pertanto non costa nulla raccontarle.

Per raccontarvi la storia di queste Daisies vi devo portare indietro nel tempo nei primi anni '90, quando avevo cinque o sei anni e vivevo in una casa vicino al mare alla fine di una via senza uscita. All'inizio di questa via, c'era una casa con davanti un muretto e dietro questo muretto c'era una pianta di margherite dai fiori grandi ma cosi' grandi che tutte le volte che mio nonno mi portava a passeggio per la via, passavamo seduti lì qualche minuto mentre lui mi raccontava storie e aneddoti e io raccoglievo i fiori per le donne di casa.

Gli anni sono passati, il mio nonno (non) se n'è (mai) andato e abbiamo cambiato casa ma la mia nonna (la nostra amata sfornatrice di polpette), memore dell'amore che avevo per quelle margherite e per i ricordi che mi riportano alla mente, prima di trasferirci ha ben pensato di chiedere alla signora che viveva all'inizio della via, di darci un ramo di quella pianta di margherite da poter usare come "starter" per una nuova pianta nel giardino di casa nuova.
Quel piccolo ramo è diventano un cespuglio di margherite giganti, le stesse che raccoglievo quando mio nonno mi portava a passeggio per la via di casa vecchia, quando ero piccolina e lui mi raccontava le storie di una certa Cenerentola che nascondeva la CocaCola perchè a casa non gliela facevano bere, lo stesso che mi insegnava il solfeggio cantato, lo stesso che con tanta pazienza al mare, mi rincorreva sugli scogli per tenermi sotto controllo.

Cose semplici portatrici di un significato importante.




8 commenti:

  1. Hahahaha mitica la rivisitazione moderna di Cenerentola che nascondeva la coca-cola!

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    1. Se solo ricordassi tutta la storia, se la scrivessi diventerei ricca muahahauaaa

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  2. Sai che le margherite sono un fiore denso di significato anche per me? Il ricordo di tuo nonno mi ha commosso... sono davvero le cose più semplici quelle che arrivano dritte al cuore...

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  3. Lo sai che adoro le storie nostalgiche e sentimentali...e questa è proprio bella! :-)

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    1. il nostalgico e meditabondo è un must :) un bascio Bì

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  4. Sono molto più di semplici Daisies.. :)

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