Non ho nulla in comune con Charlize Theron e il Flauer non
ha nulla a che fare con Keanu Reeves (non ho nulla di cui lamentarmi) e non
siamo in un film ma questo Aprile mio è proprio Sweet con un lieto fine che al
November della nostra biondona non è toccato.
Aprile è da sempre stato il mese delle novità, dei nuovi
inizi, dei viaggi, delle gite scolastiche, delle esperienze, delle storie che
finiscono e delle storie che iniziano.
Ad Aprile è cominciata, alcune lune fa, la mia fantastica
love story col Flauer. Ad Aprile è nato Flauer. Ad Aprile l’anno scorso sono
partita per Valencia, un’esperienza che mi ha dato modo di fare una delle tesi
sperimentali più fighe interessanti della mia sessione di laurea, senza
contare quella del Flauer.
Ad Aprile, un paio di giorni fa, è iniziata una nuova avventura formativa e
professionale per me che vi scrivo e che sorrido sorniona al mio riflesso sullo
schermo del pc.
La scienziata era stata la mia scelta generica e definitiva, idea
appassita miseramente dopo gli anni del liceo a studiare letteratura e a
tradurre testi in latino e greco, anni passati ad adorare Calvino, Catullo e Canova,
passati ad immedesimarmi in personaggi come Sybil Vane e a seguire le vicende
di Useppe.
Se, a 17 anni mi avreste detto che sarei riuscita ad accaparrarmi un posto
addirittura pagato per fare un dottorato di ricerca in scienze degli alimenti
io vi avrei risposto: “no, ma che, io voglio fare la giornalista, la cantante, la viaggiatrice, la storica dell'arte”.
Ecco, io cantante, giornalista ci voglio ancora diventare eh ma in fondo
in fondo, quella bambina che a 10 anni diceva di voler fare la scienziata si è
messa a scavare tra le scartoffie, tra i labirinti sconosciuti di materia grigia, mi ha gridato durante il sonno per almeno 4
anni “sono quaaaa…sono quaaa” per poi uscire prepotentemente qualche giorno
dopo la laurea e dirmi: “beh, è ora, che vogliamo fare?”.
Facciamo che io adesso sto per cominciare un dottorato di ricerca di 3
anni e che, nonostante le difficoltà che ci possono essere, le cose mi sono
sempre girate per il verso giusto per cui sono felice.
Nell’euforia del momento, sono passata al mercatino dell’usato
e mi sono comprata l’ennesimo libro di Kundera (L’immortalità), ho accarezzato un gatto per strada e mi sono comprata un gelato.
Ieri, poi, mi sono anche coccolata andando ad ascoltare
Emanuele Trevi parlare di poesia d’amore e ho dimenticato di dirvi, tempo fa,
che su Letteratu era possibile leggere un mio racconto (qui) che spero criticherete
selvaggiamente e in maniera spietata, senza sensibilità né cuore.
Un grande muà a voi.
Io sono molto più banale: sono andata in biblioteca e mi sono presa un libro che è da una vita che volevo prendere, ma quale periodo migliore di questo? Il libro si chiama "Aprile è il più crudele dei mesi", e di poffoloso credo abbia poco, infatti con il tuo bel post pimpante non c'entra un'emerita cippa. Mi ritiro ordunque nei miei appartamenti :)
RispondiEliminaNononononono non ti ritirare, resta a parlare con me :)
EliminaSperiamo che le cose girino nel verso giusto anche dalle mie parti;) baci
RispondiEliminaSicuramente, Aprile non puo' delucerci :)
EliminaChe bella notizia Vero!!!! Grandeeeeee sono contentissima pour toi!!!!!! :-)))))
RispondiEliminaE dove lo farai, il dottorato, qui da noi o salpi per altri lidi?!
Che bello leggero che a qualcuno le cose vanno bene, tira su di morale...speriamo quindi che aprile sia foriero di qualche bella novità anche dalle mie parti!
Bacioni
P.S.: Useppe... una delle creature letterarie in assoluto più tenera che abbia mai incontrato! :,-)
Sisisisi sono contenta anche perchè è proprio nell'università dove ho studiato, posso continuare il lavoro che ho cominciato con la tesi e poi e poi si prevede una permanenza in Inghilterra ma non so esattamente dove e quando, ma per ora mi basta :)
EliminaIn bocca al lupo per la nuova avventura! Un dottorato è davvero una cosa fichissima! ;-)
RispondiEliminaBello L'immortalità! Il tuo racconto appena trovo tempo vado a leggermelo...^^