Ieri, tornando a casa, ho avuto il piacere di farmi dare il benvenuto da alcuni volumi riguardanti le opere complete di Alberto Moravia.
Vero: e questi?
Madre: li ha portati la zia, ha detto che visto ti piace leggere...
Vero: ha fatto proprio bene (sfogliando famelica scorrendo i titoli per vedere in quale volume fosse "La ciociara")
Ecco dunque, grazie a questo fantastico dono di mia zia -che con questo gesto fa si che il mio comodino abbia una pila di libri tali da coprire la finestra-, ho avuto modo di ricordarmi che tempo fa volevo parlarvi della storia d'amore tra Alberto Moravia ed Elsa Morante.
All'inizio pensavo che la storia tra i due fosse stato qualcosa di coinvolgente e che il lieto fine avesse permeato ogni istante della loro vita insieme ma cosi' non fu. Il loro matrimonio duro' si 25 anni, il che tutto sommato la rende una storia di successo, ma alla fine, cio' che ha interrotto la storia non è stata la morte dell'una o dell'altro bensì una separazione spontanea e molto probabilmente una terza persona.
La storia dei due comincia nel 1941 quando si sposano e vanno vivere a Roma in Via Sgambati. Nel 1943 vivono clandestini sulle montagne della ciociaria e i quel periodo vivono uno dei momenti piu' fecondi della loro vita professionale.
Negli anni cinquanta, la loro relazione comincia ad assopirsi, riportando parte dell'articolo de "la Piazza" di Ivano Moreschini (qui) si legge : " Gli anni cinquanta cosi' fecondi di successi per entrambi vedono lo spegnersi della loro relazione. Moravia conosce Dacia Maraini che poi sarà a lungo la sua compagna e la Morante, dopo una breve relazione con Luchino Visconti, conosce in un viaggio a New York nel 1959 il pittore americano Bill Morrow con cui si lega intensamente tanto da avere un forte tracollo psicologico per la tragica morte di lui precipitato da un grattacielo nel 1962. Nel frattempo pero' Elsa era andata a vivere in una casa diversa da Alberto, sempre a Roma in via del Babuino. Si separano ed Alberto anni dopo dirà : -Elsa è stata veramente la donna con la quale ho vissuto il periodo più politico e più pubblico della mia vita. Ho cosi' un ricordi di Elsa attraversato dalle tragiche vicende di quegli anni. Forse anche per questo il nostro rapporto è stato particolarmente drammatico. Avrei continuato a vivere con lei se non mi fossi innamorato di Dacia Maraini (...) nella vita preferisco, prima di rompere un rapporto cosi' importante come quello tra Elsa e me, di trovarne un altro altrettanto importante che lo sostituisca."
Potrei dire molto su quel "sostituisca" finale ma rischierei l'off-topic (!!!).
Insomma, oltre alla storia particolarmente difficile e ai due caratteri di questi scrittori da mettere insieme, ad un certo punto della loro storia, è entrata una seconda figura femminile non da poco, quella di Dacia Maraini.
Dopo la separazione, i due non tornarono piu' insieme ma sono convinta che nel cuore e nella mente di entrambi, ognuno abbia lasciato un'impronta piuttosto profonda.
Moravia, parlando del funerale della Morante a cui ha assistito dice: "Nella corsa del carro funebre i fiori, probabilmente male assicurati alla corona, volarono via uno dopo l'altro e andarono a schiacciarsi sull'asfalto: quei fiori che volavano via tra il carro funebre di Elsa e la mia macchina mi fecero un'impressione delirante e simbolica: cosi' era volata via Elsa dalla mia vita".
Della serie, coppie destinate a farsi del male.
RispondiEliminaPurtroppo Moravia si è comportato malissimo con Elsa. E lei ha mostrato una dignità regale nell'incassare il colpo, anche se si è portata dietro lunghissimi strascichi. E già che ci sono ti spaccio questo link http://193.206.215.10/morante/index.html
Se vai sulla pagina di ogni libro, c'è un link, "pagine sparse", dove vedi i suoi appunti, che fa molto Nemirovsky, ma in generale, mi commuove sempre molto. :'
Quanto mi piace quando mi invii questi link :)
RispondiEliminaMa tu pensa, non ne ero assolutamente a conoscenza.
RispondiEliminaPost sempre utili, Vero!
Buona serata :)
Grazie grazie :) queste parole mi fanno bene, un bascione
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