Curiosità #4: Virginia Woolf e la fotogenia.

Quando si tratta di fototessere c'è chi fa un discorso di simmetria, di forma del viso, carnosità di labbra, chi si presenta con il sorriso di plastica, chi si è allenato anni e anni a fare la stessa espressione perchè sa che cosi' uscirà bene, c'è chi ormai ha gettato la spugna (come me), c'è chi scopre che ogni volta è una sorpresa.

Il discorso fototessera lo facciamo tutti quanti prima o poi. Non ditemi che non vi siete mai lamentati dell'espressione  da stoccafisso sotto sale non appena usciti dalla cabina montata per strada o in stazione (perchè diciamocelo, pagare 5 euro dal fotografo e uscire anche male è un peccato, se bisogna avere l'espressione da cernia imbalsamata è meglio spenderne 3 di euro).

Insomma, la fototessera è il nostro tallone d'Achille, non per tutti, ovviamente, ma per la stragrande maggioranza lo è.

Il passaporto di Virginia Woolf  (fonte: http://www.flavorwire.com)

Il segreto per uscire bene in fototessera non c'è.
Ve lo puo' dire Virginia Woolf, che appare con un'espressione discutibile nella fototessera per il suo passaporto, al contrario di Walt Disney che appare con espressione naturale e serena.
La fotogenia è uno di quei doni che ti fanno le fate madrine alla nascita, per citare qualcosa che ha a che fare con Disney, assieme al dono del canto, un buon conto in banca, un'altezza che va dai 170 cm in su e un buon senso dell'orientamento (aggiungo io).

Il passaporto di Walt Disney ( fonte: http://www.flavorwire.com)

Le foto provengono da Flavorwire, se ci passate vedrete molte altre foto di artisti e autori, da David Bowie, alla famiglia Fitzgerald.