Recensioni

Mi riconosco come una persona tendenzialmente positiva, prepotente a tratti, paranoica e ostinata.
Sono dell'opinione che dai 19 anni ad oggi, tutti gli anni che mi è capitato di vivere siano stati piu' che vivibili, molto belli, unici, li ripeterei ognuno e rifarei le stesse cose, non le cambierei neanche in meglio, vah.

Il 2012 è stato un anno che ha preso e ha dato. Senza chiedere il permesso si è preso uno degli amici che piu' amavo, il 2012 mi ha insegnato molte cose, che non ha senso lamentarsi, che il tempo vola e che, anche se ci sono le seconde chance, le cose è meglio farle bene alla prima botta, tutto il resto non conta. Che non bisogna mai lasciarsi andare, che la tristezza è una perdita di tempo, che ogni momento che non passi sorridendo è un momento sprecato, che la vita va vissuta senza nascondersi nell'angolo caldo della propria stanza, che gli amici sono una famiglia e che senza famiglia non si ha identità.

Oltre a questo, il mio  2012 mi ha concesso delle ore in compagnia di Elizabeth Bennet, di Naoko. Ho seguito le vicende di Veronika in Slovenia e ho partecipato alle feste di Gatsby, ho consegnato la posta con Chinaski, fatto passeggiate nel bosco con Lady Chatterley, mi sono nascosta nella portineria di Madame Michelle a leggere Anna Karenina.

Il 2012 mi ha insegnato che anche se David Bowie non mi ha mandato ancora nessun sms, non vuol dire che nel 2013 non possa farsi perdonare e mostrarsi sull'uscio di casa mia cantanto Heroes.

Per il resto, spero che il 2013 mi riservi tutto quello che ho già avuto e anche di piu'.
Mi aspetto un altro viaggio in Spagna, una fantastica festa di laurea, un incontro con le mia soulmates erasmiane, un lavoro (e qui siamo in ambito "grandi speranze"), miliardi di libri da leggere e ovviamente miliardi di pranzi con mia nonna.
I miei amici.

Un bacio a tutti voi pensatori belli.