domenica 2 febbraio 2014

MipiacequandoLeggi: Sofia si veste sempre di nero - Paolo Cognetti

«Ho iniziato a scrivere verso i diciott’anni, per alcuni buoni motivi: perché ero un timido e parlavo poco, perché leggevo molto, perché mi innamoravo sempre.» Intervista a Paolo Cognetti.


Amici, ve ne parlo da almeno una decina di giorni, non avevo finito di comprare Sofia si veste sempre di nero che già avevo ordinato Manuale per ragazze di successo. Se il 2014 dovevo portare qualcosa, allora quello doveva essere l'intera produzione di Paolo Cognetti. Siamo già partiti bene.

Una cosa che non mi succede mai è affezionarmi ad un autore ancora prima di leggere la sua produzione.

Dopo aver letto di Sofia, non posso che confermare che questo era decisamente un match made in heaven. 
Quello che Paolo -scusate, non posso evitare di dargli quasi del tu- scrive di Sofia in quello che è il suo post backstage nel suo blog Capitano mio capitano è: 


"Ho cominciato a scrivere di Sofia nel gennaio del 2008, immaginando una raccolta di racconti su una ragazza della mia età. Sarebbero andati su e giù per la sua vita dagli anni Settanta in poi. Volevo che fossero il più possibile diversi tra loro: molto lunghi e molto brevi; scritti in prima, seconda e terza persona; al passato, al presente e se possibile anche al futuro. In uno la storia sarebbe durata vent’anni, in un altro un giorno solo; non sempre Sofia avrebbe occupato il centro della scena, ma anche nascosta dietro le quinte sarebbe stata la causa o l'effetto delle azioni altrui".


Ecco, c'è poco da aggiungere, che Paolo sia riuscito in maniera perfetta a scrivere di questa ragazza nel modo in cui aveva pianificato, non è un mistero.
Sofia noi la vediamo nascere, ci strappa un sorriso già dai primi anni di vita, quando la vedi giocare ai pirati e la si scopre un po' maschiaccio come noi -me-. 





La vediamo litigare con la figura materna all'interno di un equilibrio familiare debole fatto di sorrisi frettolosi e valium. Scaviamo nei segreti del padre e ci affezioniamo alla zia Marta -non chiamatela zia- come se fosse la nostra -perchè ce l'abbiamo avuta tutti una zia Marta nella nostra vita, non dite di no-.



Ci rivediamo studentesse a condividere la vita con altre giovani donne a demolire equilibri e costruirne di nuovi.


Partecipiamo alle sue avventure e senza accorgercene, le auguriamo di essere felice, dovunque lei sia, perchè Sofia esiste, vero?




In questo libro si legge quello che pensiamo -anche quello che non ci piace.

Con questo vi lascio e vi bacio, amizi miei.




12 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie a me, ma soprattutto grazie a Paolo - la devo smettere xD-...mi rende felice, un grande abbraccio

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  2. Bene. La mia domenica ha avuto la sua rivelazione.
    "Anche con tutto l'amore del mondo, qui dentro ci sono solo io."

    Grazie.

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  3. Sono un po' in fase di acredine con minimum fax per via di alcune cose lette sul loro blog, ma questo libro è in wl da tempo immemore e appena faccio pace con la casa editrice me lo voglio proprio leggere! ^^

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  4. Sofia o si odia o si ama.
    Ho conosciuto Cognetti attraverso questo libro: mi piacciono la sua scrittura e le sue storie.

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  5. si legge quello che pensiamo -anche quello che non ci piace.
    dettagli protagonisti

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  6. Ispira tantissimo... e lo schemino di analisi del testo mi fa sorridere immedesimata :)

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  7. adoro il suo blog ma non ho ancora letto nessun libro - bellissima recensione*

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  8. mi stai portando in un mondo nuovo Vero :) . Non avevo mai sentito parlare di questi libri, nè dell'autore.

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  9. Messo in lista!
    Grazie, cara.
    Em

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  10. Io non va bene che passo di qua a leggere le tue recensioni...ogni libro lo voglio più di quello prima -_-"

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