In comune io e Marco abbiamo i nostri gusti musicali per cui il discorso è cominciato in questa maniera:
M- Vero vuoi un caffè?
V- mah, sai che ti dico, si!
(camminano verso la macchinetta)
V- Oh Marco, non riesco a smettere di ascoltare la nuova canzone dei Killers!
M- Quale canzone?
V- La nuova
M- Ah, il singolo nuovo per il Greatest Hits?
V- Si, quella, è troppo bella
M - io penso che un album come il loro primo, per i tempi in cui è uscito, era decisamente superiore agli altri dello stesso periodo
V- quello di Somebody told me?
M- si, poi c'era anche Mr Brightside, Jenny was a friend of mine... ma sai che Brandon Flowers è un fan sfegatato di Morrissey?
V- Chi non lo è?
M- Hai ascoltato la nuova dei Daft Punk? Hai Ascoltato il cd, tutto?
V- MMmhh..(dita che tamburellano sul mento)..no
M- Ascoltati la terza traccia
http://www.youtube.com/watch?v=l8By8Rm81Tc |
Il brano in questione ha come ospite uno dei pezzi forti (made in Italy) della musica dance, ovvero Giovanni Giorgio Moroder, 73 anni e una carriera che definirla splendente sarebbe riduttivo (try to google his name).
Il brano parte con un'introduzione vocale dello stesso Moroder nel quale ripercorre, con un inglese perfetto ma comunque vittima di incursioni italiane, la sua carriera dai primi tempi in cui era un ragazzino che voleva fare musica fino ai giorni in cui ha cominciato a guadagnarsi da vivere con la sua di musica.
L'introduzione termina con lui che dice My name is Giovanni Giorgio, but everybody calls me Giorgio e giù con circa 10 minuti di musica.
Nell'introduzione lui parla di come abbia cercato di trovare il "suono del futuro" e di come, infine, lo abbia effettivamente trovato.
Sarà solo un brano, ma quelle parole, ripercorrere in musica la vita di una persona che da solo è riuscito a realizzare un sogno e a farne una professione, a ispirare tanti giovani e farne ballare altrettanti, per me son stati come una botta di vitaminico, un red bull per l'animo, uno spronarmi a cercare anche io quello che per me è il "suono del futuro".
Ok, divaghiamo, ci vorrebbe un altro caffè.
nonostante l'idea sia brillante, quella traccia non la sopporto proprio! :D
RispondiEliminaEh beh, ogni tanto ci sta :)
EliminaUn bacione Manu
wow, Giorgio Moroder...
RispondiEliminami viene in mente il soundtrack di "Flashdance" e un sacco di altre (belle) cose.
Esatto :)
EliminaLe vostre chiacchiere da macchinetta caffè mi piacciono molto, per cui io mi auto inviterei al prossimo giro ;)
RispondiEliminaBuone Feste Veroooooo ♥
Sei invitata al prossimo giro e a tutti i successivi :)
EliminaBuone feste a te e divertitiii
Buone feste, cara Vero! Ci sentiamo nel 2014 con tante novità'!
RispondiEliminaCiao Cri, io incrocio le dita, un bacione e auguri
EliminaGrandi chiacchiere davanti alla macchinetta del caffè! Beh tutti credo abbiamo un suon del futuro solo per noi... l'avventura è trovarlo...
RispondiEliminaAuguri Vero, passa un Buon Natale!!!
Sempre belle parole :)
EliminaUn bacione Sabina, ti rigiro gli auguri
Bella Vero, bella storia, bella musica...bello avere un collega con cui andare alle macchinette, a me manca tantissimo :-( Ora al massimo scendo in cucina a mettere su la moka e a fare il thè, con la mia collega francese che odia il suo lavoro e l'Italia e mi da sempre di quelle ventate di ottimismo che ti lascio solo immaginare. :-(
RispondiEliminaE già che ci sono, nonostante l'imperdonabile ritardo, AUGURI!!! :-)
tesoro, passo già per farti gli auguri di buon anno! spero che il 2014 ti porti tante belle cose, un abbraccio Vero!!! Vaty
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